La Propoli
La propoli è un prodotto ben tollerabile dall'organismo umano, il suo utilizzo non evoca effetti collaterali.
Non ha manifestato effetti oncogeni sugli animali, mentre è stato rilevato che, in condizioni sperimentali, la propoli determina o concorre al riassorbimento dei processi tumorali, dimostrando in tal modo di possedere proprietà oncolitiche.
Sulla cute stimola la rigenerazione tissutale, esplicando quindi una notevole azione cicatrizzante.
L'olio essenziale, contenuto nel propoli, è responsabile del potere anestetico, che è risultato essere maggiore di quello della novocaina e della cocaina.
La propoli possiede una notevole attività batteriostatica e battericida; è particolarmente attivo su: Escherichia coli b (colibacillo), Stafilococchi, Streptococchi, Salmonella, Proteus vulgaris, Bacillus subtilis, Bacillus alvei, Bacillus larvale. Presenta proprietà antimicotiche correlate all'acido caffeico, al p-cumarato di benzile, alla pinocembrina ed alla pinobanksina. Possiede, inoltre un grosso potere antiflogistico. Si ritiene che la propoli possa svolgere un'azione antireumatica e sembra, inoltre, in grado di influenzare alcuni processi ummunologici, sia stimolando la fagocitosi e la produzione di anticorpi, sia migliorando la resistenza all’aggressione.
Alcune ricerche hanno reso nota la sua azione fitoinibitrice, in particolar modo evidente sulla canapa, la patata e la lattuca, che potrebbe, in futuro, avere un interessante sviluppo nel campo dell’alimentazione, consentendo forse di evitare l’impiego dei raggi gamma per impedire la germinazione di alcuni vegetali. La propoli potrebbe, inoltre, avere sviluppi futuri per le proprietà antiossidanti, nel settore cosmetico, alimentare, medico e biologico.
L'efficacia della propoli e straordinaria nei mal di gola, tosse, laringite, bronchite, raffreddore, mal di orecchie, infezioni causati da scaglie di sapone o altri corpi estranei, mal di denti, secca i foruncoli e anche un forte cicatrizzante e disinfettante per le ferite. Usarlo ogni 8 ore direttamente in gola o nel naso in caso di raffreddore, non mischiarlo con l’acqua, col miele si.